Una buona notizia quella dell’Unione di Comuni che finalmente si sta realizzando tra Farra, Capriva e San Lorenzo. È un primo passo verso quanto sto sostenendo da tempo, ovvero che non è più il tempo dei cento campanili, e il futuro delle nostre comunità sta nel sapersi unire, non solo nei servizi. L’Unione dei Comuni, a mio parere, può essere solo il primo passo di un percorso che porta alla fusione tra le amministrazioni. Lo stesso discorso vale per Monfalcone, Ronchi e Staranzano: anche qui si può partire dal discorso dell’unione di funzioni, ma l’unica strada è quella del Comune Unico.
Giorgio Brandolin
Peccato che secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze su dati della Ragioneria Generale dello Stato la situazione di maggiore economia di spesa si verifichi per comuni delle dimensioni tra 15000 e 20000 abitanti mentre unendo i comuni di Monfalcone Ronchi e Staranzano i costi sarebbero destinati a lievitare a causa delle dimensioni del nuovo comune. Brandolin non ci crede? E’ scritto nero su bianco
Errata corrige, la spesa minima si ha per comuni delle dimensioni tra 10.000 e 20.000 abitanti., il resto del discorso non cambia
l’Italia è composta da piccoli e grandi Comuni nei quali i cittadini si identificano e portano avanti le tradizioni che i nostri Padri ci hanno lasciato in custodia , tutti diversi l’uno dal altro. Che brutto sarebbe perdere le proprie radici, il nome del paese amato, ma quello che dispiacerebbe di più non poter raccontare alle generazioni future che questo Comune si chiamava San Lorenzo, Capriva del Friuli, Farra d’Isonzo , e tutto per avere un misero contributo di 20.000 euro a Comune ,dato dalla nostra Regione F.V.G. Succedera’ come (Isontina Calcio ) San Lorenzo -Capriva che ben 18 giocatori sono rimasti senza squadra dissocupati, cosi toccherà in futuro ai dipendenti Comunali Sindaci compresi e questi Amministratori si considerano lungimiranti ……..