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icona15 novembre 2011

CINEMAZERO e Caritas con Odeia, l’Altra Metà e Time for Africa presentano la rassegna GLI OCCHI DELL’AFRICA

PROSEGUE A CINEMAZERO (PORDENONE) LA RASSEGNA DI CINEMA AFRICANO “GLI OCCHI DELL’AFRICA”:
GIOVEDI’ 17 NOVEMBRE ALLE 20.45 IN SALA GRANDE LA RASSEGNA SI SOFFERMA SUL TEMA DEL LAVORO CON IL DOCU-FILM
“CON GLI OCCHI DELL’ALTRO”, PENSATO E GIRATO A TRIESTE SULLA CONDIZIONE DEGLI AMBULANTI AFRICANI. PRESENTI I REGISTI GIORDANO BIANCHI E MARTINA MARAFATTO E GLI ATTORI MEFEHNJA TATCHEU E SARA BEINAT

LA PROIEZIONE SARA’ PRECEDUTA DALL’INCONTRO “IL FVG IN RETE CONTRO LA TRATTA” SULLE ATTIVITÀ DI CONTRASTO AL FENOMENO DELLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO E SESSUALE, PORTATE AVANTI DALLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA INSIEME ALLE CARITAS DI UDINE E PORDENONE E AL COMITATO PER I DIRITTI CIVILI DELLE PROSTITUTE

Ingresso libero

Comunicato stampa

PORDENONE- La quinta edizione della rassegna “GLI OCCHI DELL’AFRICA” – retrospettiva di cinema africano realizzata da Cinemazero con la Caritas di Pordenone, la cooperativa L’AltraMetà, Odeia e Time for Africa – prosegue giovedì 17 novembre negli spazi di Cinemazero a Pordenone (Sala Grande ore 20.45). Un programma itinerante di proiezioni, a cui si affiancano una mostra fotografica, incontri pubblici, momenti di festa e un concerto Gospel, sono al centro di questa rassegna che si profila, fin dal titolo, come un incontro di sguardi: quelli africani sui loro Paesi e sul “nostro” mondo e gli sguardi italiani su ciò che gli africani ci raccontano di sé e dicono di noi.
Tra i temi trattati quest’anno, spicca quello del lavoro: in particolare, l’appuntamento di giovedì 17 è incentrato sul lavoro degli africani in Italia, con il film “Con gli occhi dell’altro” (selezionato alla trentesima edizione del “Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica Sergio Amidei di Gorizia”) pensato e girato a Trieste sulla condizione degli ambulanti africani (replica al Visionario di Udine mercoledì 14 dicembre). C’è un luogo a Trieste, una scacchiera di vie e di piazze diventato spazio di commercio degli ambulanti africani, che ci invitano all’acquisto di libri e piccoli oggetti. A partire dalla propria esperienza, i due protagonisti Mefehnja Tatcheu e Sara Beinat li incontrano e indagano la loro condizione di stranieri, costantemente etichettati e trattati come bisognosi. Preconcetti e pregiudizi, figli di luoghi comuni, che limitano il nostro sguardo. Emblematico il titolo del film triestino che richiama, neanche a farlo apposta, il senso dell’iniziativa: guardando “con gli occhi dell’altro” la prospettiva cambia, si impara a conoscersi, a sospendere i pregiudizi e a convivere. Presenti in sala registi Giordano Bianchi e Martina Marafatto e gli attori del film.
A precedere il film, la presentazione del progetto “IL FVG IN RETE CONTRO LA TRATTA”, con l’illustrazione delle attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sessuale e contro la riduzione in schiavitù di esseri umani, portate avanti dalla Regione Friuli Venezia Giulia insieme alle Caritas di Udine e Pordenone e al Comitato per i diritti civili delle prostitute. Per contribuire al contrasto alla tratta, la Regione FVG ha assunto di recente un ruolo maggiormente attivo e di protagonismo. Con il progetto “Comunità locali contro la tratta: una rete per il Friuli Venezia Giulia”, presentato ed approvato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la nostra Regione si è fatta promotrice e soggetto attuatore di un “sistema territoriale” di contrasto a questi reati che vede in rete enti locali, istituzioni giudiziarie, forze dell’ordine e soggetti della società civile per la costruzione di un sistema di refferal locale a favore delle persone vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù e di tratta, fondato sul diritto della vittima all’assistenza e sulla necessità di perseguire i reati ed assicurare alla giustizia i criminali. Nell’occasione sarà anche presentato il filmato “Black odyssey” di Lisa Glahn.

Per informazioni: Cinemazero (tel. 0434 520404) e Caritas diocesana (tel 0434 221222) o www.cinemazero.it o www.caritaspordenone.it.

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